Introduzione all'ingegneria del software

Cos'è l'ingegneria del software?

Mentre la scienza è un insieme di princìpi interpretativi della realtà, l'ingegneria è un'applicazione della scienza alla realtà (magari in modo originale, ingegnoso). Quindi l'ingegneria non crea nuova conoscenza, come invece fa la scienza. Il termine software, invece, si compone di due parti: ware significa "cosa inerte", oggetto; soft aggiunge una connotazione astratta, dato che il software non è altro che una costruzione del pensiero. L'ingegneria del software è l'applicazione dell'ingegneria al software, cioè l'applicazione di un approccio sistematico, disciplinato e quantificabile allo sviluppo, al funzionamento e al mantenimento del software. Sistematico nel senso che abbraccia un metodo; disciplinato poiché segue delle norme, anzi la best practice; quantificabile poiché si deve sapere a priori quanto si consumerà (in risorse). Le ingegnerie dell'hardware, del software e dei processi sono specializzazioni dell'ingegneria dei sistemi.

Cosa non è l'ingegneria del software?

L'ingegneria del software (d'ora in avanti "IS") non è un ramo dell'informatica; è una disciplina ingegneristica che fa affidamento solo in parte sull'informatica, allo stesso modo in cui l'ingegneria meccanica fa affidamento sulla fisica.

Software

Per software s'intende il programma con la sua documentazione. A causa dell'assenza di vincoli fisici, il software ha un potenziale illimitato; tuttavia, per lo stesso motivo, esso può velocemente diventare complesso, difficile da capire e costoso da cambiare. Difatti, l'IS si confronta con progetti così impegnativi da richiedere necessariamente un lavoro di gruppo.

Efficacia ed efficienza

I prodotti software devono presentare due qualità: efficacia (conformità alle attese) ed efficienza (contenimento dei costi per raggiungere un obiettivo). L'efficienza ha a che fare soprattutto con i bisogni e le risorse[1]; l'efficacia, invece, riguarda il prodotto finale. Tuttavia i due termini confliggono: l'efficacia sottintende il verbo "fare", mentre la massima efficienza è proprio il non fare nulla! Bisogna dunque badare a trovare un compromesso, possibilmente in modo sistematico. Ma sappiamo che esiste un ciclo virtuoso tra sistematizzazione ed esperienza. Ecco allora che si ricorre alla best practice, la prassi che per esperienza e per studio abbia mostrato di garantire i migliori risultati in circostanze note e specifiche.

Come studiare

Due sono i tipi di libri su cui si può studiare: i libri teorici espongono i princìpi ma non l'esperienza concreta; i libri esperienziali fanno l'opposto e servono soprattutto per risolvere dubbi. L'ingegneria del software va capita studiando con entrambi questi tipi di libri e, soprattutto, partecipando al progetto didattico. Inoltre, torna molto utile compilare un proprio glossario dei termini.

  1. Risorse: persone, tempo, denaro e materiale.